18 Giu 2019

CINA – Nuova politica privilegiata in materia fiscale

Due dipartimenti annunciano una nuova politica fiscale preferenziale sul reddito individuale per la Greater Bay area di Guangdong-Hong Kong-Macao.

Recentemente, il Ministero delle Finanze («MOF») e l’Amministrazione statale fiscale («STA», State Taxation Administration) hanno emesso congiuntamente la Circolare sulla Politica fiscale preferenziale sul reddito individuale per la Greater Bay area di Guangdong-Hong Kong-Macao (la «Circolare»), in vigore con retroattività dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2023.

La Circolare stabilisce che:

  1. La provincia di Guangdong e Shenzhen offriranno sussidi per le figure di talento di alto livello di provenienza straniera e per quelle più urgentemente richieste (incluso il personale proveniente da Hong Kong, Macao e Taiwan, analogamente) che lavorano nella Greater Bay area di Guangdong-Hong Kong-Macao (la «Greater Bay Area»), conformemente alla differenza fra l’imposta sul reddito individuale applicata nell’area continentale e quella applicata nell’area di Hong Kong, e tali sussidi saranno esenti da imposte sul reddito individuale.
  2. La determinazione specifica dell’ambito delle figure di talento di alto livello di provenienza straniera e di quelle più urgentemente richieste che lavorano nella Greater Bay area, nonché dell’entità dei sussidi, saranno regolamentate localmente dalle disposizioni pertinenti delle province di Guangdong e Shenzhen.
  3. La suddetta Circolare si applicherà alle nove città del Delta del Fiume delle Perle nella Provincia di Guangdong all’interno della Greater Bay Area, incluse Guangzhou, Shenzhen, Zhuhai, Foshan, Huizhou, Dongguan, Zhongshan, Jiangmen e Zhaoqing.

Promozione degli investimenti stranieri

La Legge sugli Investimenti stranieri regolamenta il regime di trattamento nazionale per gli investitori stranieri che operano nella RPC e stabilisce diversi principi di ampia portata per la promozione degli investimenti stranieri, fra cui:

  1. sarà implementato un sistema di trattamento nazionale di pre-accesso più un elenco negativo per gli investimenti stranieri (Articolo 4);
  2. le politiche statali a sostegno dello sviluppo delle imprese saranno parimenti applicabili alle FIE (Articolo 9);
  3. alle FIE sarà garantita una concorrenza equa e i prodotti e servizi offerti dalle FIE nella RPC riceveranno un equo trattamento nell’ambito degli appalti pubblici (Articolo 16);
  4. le FIE potranno raccogliere fondi mediante offerta pubblica, obbligazioni societarie e altri mezzi (Articolo 17);
  5. i governi locali, operanti in conformità alle leggi, ai regolamenti amministrativi nonché alle leggi e ai regolamenti locali, e nell’ambito della rispettiva autorità statutaria, potranno formulare politiche e misure per la promozione e l’agevolazione degli investimenti stranieri; inoltre le autorità governative a ogni livello provvederanno a migliorare ulteriormente i propri servizi per gli nvestimenti stranieri semplificando le procedure e rendendo più efficienti e ottimizzati i propri servizi (Articoli 18 e 19).

Ai sensi dei regolamenti amministrativi precedentemente pubblicati dal Ministero del Commercio (MOFCOM), un sistema di trattamento nazionale di pre-accesso più un elenco negativo per gli investimenti stranieri è essenzialmente entrato in vigore a livello nazionale già dalla seconda metà del 2016, con l’elenco negativo a copertura nazionale aggiornato più recentemente nel luglio del 2018; resta pertanto da vedere quali eventuali cambiamenti al sistema esistente saranno contemplati dalla Legge sugli Investimenti stranieri.

Analogamente, sebbene le leggi e i regolamenti esistenti in materia di appalti pubblici già contengano disposizioni sul trattamento equo e non discriminatorio con riferimento agli appalti pubblici in generale, gli investitori stranieri da tempo lamentano favoritismi per le imprese locali negli appalti pubblici. Pertanto, si auspica che un’implementazione dettagliata e un’applicazione più severa di tali disposizioni generali nella Legge sugli Investimenti Stranieri conducano a positivi cambiamenti nelle attuali pratiche di comportamento dei governi locali e delle autorità nazionali nell’ambito degli appalti pubblici.

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